Il legno: un materiale straordinario!

Il legno: un materiale straordinario!

Il legno è quel materiale che, da sempre, accompagna la storia dell’umanità. Nel passato è stato utilizzato nei più svariati modi: dalla costruzione di utensili al suo impiego nella realizzazione di opere di architettura, dalla creazione di strumenti musicali al riscaldamento domestico.
Ma le straordinarie caratteristiche del legno lo rendono un materiale innovativo, potenzialmente al centro di una transizione verso una green economy.

La struttura del legno

Il legno è reso così versatile grazie alla sua struttura intrinseca: le cellule del legno hanno il compito di trasportare linfa su e giù per tutta la pianta, accumulare sostanze di riserva e offrire sostegno meccanico alla pianta. Questi compiti sono svolti in maniera così efficiente per via delle diverse molecole che compongono le pareti delle cellule: lignina, cellulosa, emicellulosa, pectine e i meno noti estrattivi.
La lignina rende il legno rigido e funziona come legante; la cellulosa invece conferisce resistenza a trazione ed è in grado di dissipare le forze meccaniche; l’emicellulosa fa sì che il legno sia elastico. Gli estrattivi invece sono dei composti non strutturali, ma che conferiscono odori e colori tipici di ogni specie. Sono presenti in minor parte ma sono importantissimi per quanto riguarda le proprietà fisiche, chimiche e biologiche del legno.

Se poi sottoposto ad essiccazione ed osservato al microscopio, ci accorgeremmo che il legno è vuoto: le cellule che lo compongono sono allungate e formano dei vasi che percorrono l’albero dalla cima alle radici, e che svuotandosi lo rendono estremamente leggero, molto più leggero di suoi concorrenti come acciaio e calcestruzzo.

Legno e CO2

Non dobbiamo dimenticare poi una caratteristica fondamentale di questo materiale: lo stoccaggio di CO2. Il legno è un elemento ricchissimo di carbonio, che viene fissato e accumulato durante la vita degli alberi grazie alla fotosintesi, durante la quale l’anidride carbonica viene trasformata in zuccheri e immagazzinata nei tessuti legnosi delle piante.
Ecco perché il legno è fondamentale per la mitigazione climatica: se utilizziamo manufatti in legno al loro interno viene “intrappolata” CO2 sottratta dall’atmosfera e conservata fino al termine della vita di quell’oggetto.

Pensiamo ad un esempio tragico: quando nell’aprile 2019 un incendio bruciò il tetto della basilica di Notre-Dame a Parigi, le fiamme liberarono anidride carbonica immagazzinata nelle travi quasi 800 anni fa.

È importante però che l’approvvigionamento del legno sia gestito in maniera sostenibile: non possiamo permetterci di deforestare aree intere del pianeta, soprattutto nel Sud del mondo.
Sono però stati fatti passi avanti da questo punto di vista, grazie all’introduzione di sistemi di certificazione forestale come quello di Pefc.
La gestione forestale sostenibile è un altro passo in avanti verso la mitigazione dei cambiamenti climatici.